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il

NIMB

Il progetto preso in esame riguarda la realizzazione di un prospetto con decori in stile Moresco, il NIMB, edificio storico del Tivoli Park nel centro di Copenaghen. 

Il nostro intervento, in stretta collaborazione con il General Contract, ha visto in una prima fase lo studio e sviluppo di soluzioni tecnico-progettuali, in seguito la produzione e gestione dei manufatti ed infine una  supervisione dell'installazione dei pannelli in cantiere.

Per la realizzazione dei manufatti si è scelto uno speciale materiale composito denominato GRC - GFRC "Glass Fiber Reinforced Concrete" particolarmente adatto ad essere collocato in ambienti esterni.

la

STORIA

Il Giardino di Tivoli è il parco dei divertimenti più famoso e suggestivo della Danimarca nonché uno dei più antichi al mondo. Inaugurato il 15 agosto 1843 ad opera dell'imprenditore Georg Carstensen, nel centro cittadino accanto l'attuale piazza Radhusspladsen. Fu progettato e realizzato per creare uno spazio aperto con giardini, caffè, ristoranti, costruzioni in stile orientale, un padiglione per concerti, un teatro e giostre meccaniche, molte delle quali sopravvissute fino ad oggi.

Il nome rende omaggio allo stile del giardino italiano che all'epoca era rappresentato da Villa D'Este a Tivoli è negli anni si è arricchito di numerose nuove attrazioni, conservando tuttavia intatto il fascino di altri tempi. 

Nel 1909 l'architetto Knud Arne Peterson progettò un edificio in stile Moresco con cupole e minareti, il NIMB, che deve il suo nome a Councillor Vilhem Nimb capostipite di una dinastia di ristoratori a Copenaghen.


Non tutti sanno che, tra i suoi visitatori, pare vi abbiano tratto ispirazione lo scrittore Hans Christian Andersen per alcune delle sue fiabe e Walt Disney per la costruzione di Disneyland.

stato di

FATTO

Lo stato di conservazione del prospetto presentava degradi in tutto il suo complesso dovuti alle precipitazioni meteoriche che nel tempo avevano generato fenomeni erosivi meccanici e chimici.


L' esposizione alle piogge, infatti, oltre che dilavare le superfici assottigliando fortemente i rilievi decorati, esercitava anche un'azione di decoesione e polverizzazione del materiale nelle pannellature.
I leganti minerali contenuti nelle malte originarie risultavano quindi disgregati, con la mancata adesione ai supporti lignei di sostegno, causando importanti distacchi in molte zone.


Il quadro generale era di conseguenza compromesso per un'ipotesi di restauro.

il
PROGETTO

Lo scopo dell'intervento prevedeva la ristrutturazione completa dell'interno edificio, con la rimodulazione e attualizzazione di tutti gli spazi.

 

Essendo definitivamente accantonata l'idea di recuperare il prospetto originario, anche per nuove esigenze distributive il corpo di fabbrica veniva avanzato verso il giardino di 3 metri.

la
RICHIESTA

Intenzione della committenza era comunque riproporre una perfetta replica del prospetto esterno, ormai un punto di riferimento nel panorama cittadino, con i decori adattati alle nuove dimensioni della struttura.

 

Alle nuove pannellature venivano inoltre richieste elevate caratteristiche di durabilità, idrorepellenza, resistenza al fuoco e all'abrasione.


In accordo con il General Contract si procedeva ad un rilievo dell'esistente necessario per una corretta proporzione estetica dei nuovi pezzi, individuando nel contempo soluzioni tecniche adeguate per le successive installazioni.

la

PRODUZIONE

Il primo obbiettivo è stato recuperare il disegno dei decori originali che per l'azione del tempo e gli agenti atmosferici risultavano in molti punti ormai indefiniti.

Le parti mancanti sono state reintegrate attraverso un'attenta analisi di documentazioni storiche dell'edificio e lo studio dei motivi propri dell'architettura Moresca.

Una fase preparatoria di disegni tutti realizzati in Scala 1:1, ha permesso di adattare gli elementi ornati alle dimensioni della nuova struttura e di scomporre l'interno prospetto per moduli in maniera da facilitarne la produzione, il trasporto ed il montaggio in cantiere.

Con le modellazioni si è posta particolare attenzione ai punti di giunzione in maniera da ottenere una volta installati un ricamo organico senza discontinuità.

Successivamente si è proceduto alla realizzazione degli stampi ed alla preparazione di un materiale composito opportunamente personalizzato sulle richieste del Committente.

Il premiscelato è stato formato dalla combinazione di cemento bianco Portland 52,5, legante con elevate caratteristiche prestazionali fisico chimiche, la cui tonalità rimane costante e stabile nel tempo, aggregati selezionati di diversa granulometria per la massima compattezza ed uniformità delle superfici finite ed additivi vari.

 

Infine durante la fase di produzione, avvenuta interamente per colaggio su stampi, le malte sono state armate con rete apprettata in fibra di vetro alcali resistente ed una volta sformati i pezzi si è provveduto ad un'adeguata fase di stagionatura.